sabato 19 maggio 2018

Che s'ha da fa' pe' campa'

Cara Matilde, 
oggi è sabato e per fortuna non andrai a scuola. Mi sai come un papà vecchietto e arrugginito - ti passo quasi 50 anni - ma sufficientemente libertario. Un aggettivo che fotografa uno stile educativo, democratico, improntato all'ascolto e al dialogo, forse pure una figura evanescente o - come direbbero oggi gli psicanalisti lacaniani -  un "padre evaporato", con tutti i rischi connessi di accesso al simbolico e alla legge. Osserva però che uso in maniera piena il termine "libertario". Compendia la mia formazione e pure una tradizione familiare: socialista, radicale, non violenta, dissidente, pacificata, irenica.  Solo per dirne una, considera che in anni lontani, insieme a Gino, Pietro, Libero, Giuseppina, Mimmo e altri amici, tutti più o meno anarchici, fondammo un asilo anti-autoritario. La sede era all'inizio di Santa Lucia, sempre aperto (non ricordo l'esistenza di chiavi) a disposizione degli scugnizzi del quartiere. Espressione di un pionieristico centro intitolato a Wilhelm Reich. Luogo silenziosamente passato poi alle prime femministe cosentine, che ne fecero un consultorio. Scusami, ti starai annoiando con tale surplus di racconto paterno, ma d'altra parte non credo ci saranno mai altre occasioni per tornare sull'argomento. Così contestualizzando (mai un diniego, mai un ceffone), volevo dirti che oggi non ti consentirò di uscire di casa. Salvo che, molto tardi, non si voglia andare a fare un giro tra i laici sepolcri museali, come lo scorso anno. E perché mai un divieto così perentorio?  Provo a spiegarmi. 




oggetto: Firmacopie

Ieri ho ricevuto posta dagli amici librai: Pino, della Mondadori - su Whatsapp - e Valentina della Ubik su Gmail. Persone care, come sai, per più motivi e non solo per l'informazione libraria. Appuntamento alle 11.00 alla libreria Mondadori e alle 17.30 alla Ubik.
Tutte e due le segnalazioni, stranamente (o almeno è la prima volta che lo noto), annunciano che le giovani autrici - rispettivamente 19 e 20 anni - incontreranno i fan e firmeranno le copie del proprio libro. In un caso si specifica che "avrà priorità di accesso chi acquisterà, o ha già acquistato, il libro presso la libreria". Priorità di accesso è una spia linguistica dei grandi numeri, delle prenotazioni, del rischio di coda e dello sparti-fila. Non avendo pratica di bestseller, suppongo sia uno scenario che in Italia si presenta poche volte, chessò, per Bruno Vespa e Roberto Saviano. E invece stiamo parlando del primo libro di una ventenne e del secondo libro di una diciannovenne.  Forse non a caso tutti editi da Mondadori. Ho dato un'occhiata alla biografia della seconda autrice e ho trovato conferma a ciò che sospettavo: trattasi di youtuber e influencer - mestieri emergenti e dal successo facileprodotti di un’attività "crossmediale" simile a quella di Greta Menchi e Chiara Ferragni, nomi che ho scoperto da pochissimo e giusto per farmi trovare preparato da te. Si tratta di numeri da capogiro. Considera che non ho perso tempo ad aggiornarli, dunque saranno sicuramente sottostimati: un  canale personale su Youtube seguito da oltre 500.000 sciocchine da espatriare con urgenza nei luoghi controllati da Boko Haram, una pagina Facebook seguita da 130.000 emule con genitori distratti dalle cene eleganti e dalle olgettine (forzitalioti, leghisti o renziani), più di 340.000 followers su Twitter e oltre un milione di seguaci su Instagram (tra amanti del Gabibbo e degli stacchetti delle Veline). Ristampe e copie vendute del primo libro, oltre 100.000. Come vedi non le ho nemmeno nominate, ma per fartene un'idea dai un'occhiata qui appresso




14 minuti e 41 secondi di sofferenza pura. E ovviamente pure 297.764 visualizzazioni.

Per questo, per non indurti in tentazione, ce ne staremo a casa fino alle 21.00.
Poi potremo andare alla notte dei musei o - stessa cosa - in uno dei peggiori bar di Caracas.

mercoledì 16 maggio 2018

Ma i classici sono vintage?


Massimo

Cara Argia, a margine di B-book festival appena concluso, abbiamo preso a parlare del Livre de chevet, vale a dire di quello che sta sul comodino, comunque a portata di mano, scegli tu se d'infanzia o adolescenziale. Il tuo preferito? E quello dei tuoi figli? La questione abbraccia un campo che va dal semplice tenere compagnia in una lettura ripetuta all'infinito, alla individuazione di un testo fondamentale per portata formativa, educazione sentimentale, etc.

lunedì 30 aprile 2018

Michele Giacomantonio: l'Isma censurato



Massimo

Scusa Michele, ma quel "Chiamatemi Ismaele", alter ego o nick name, la dice lunga su una tua lettura formativa. Ti andrebbe di raccontarcene qui il senso?

L'amico ritrovato (conversando con Mario Valentini)

Renata Adriani Miceli
Mario mi ha detto di averlo riletto almeno una decina di volte e di averne donato altrettante copie a vari scazzuoppoli, amici e figli di amici.


Cosa ti aspetti, quali effetti ti attendi dalla condivisione di quel libro? Cosa lo rende fondamentale, necessario?

Mario Valentini



L'amico ritrovato


te lo dico da amico

il film di Jerry Schatzberg
la sceneggiatura è di Harold Pinter

Questioni per Orazio Converso

Caro Zio Orazio,
non ci vediamo da tempo, ma la tua influenza è certa. Come quella di Videor. Non so se hai mai visto il libro-biberon, integralmente citato qui.
(scorri fino a "Le pulci di Acapulco")

Questioni a Ippolita Luzzo

Libri per bambini adulti e adulti bambini

Cara Zia Ippolita,
la prima volta che ci siamo incontrati, a Cosenza (venni a prenderti alle pensiline dell'università), ti venni incontro con un mazzetto di fiori. Tu con "Il libro selvaggio" di Juan Villoro, uno scrittore messicano molto poco conosciuto in Italia. La destinataria del dono ovviamente era Matilde. Sarà che sei una streghetta ma mi sembrasti certa del fatto tuo, insomma che quel libro sarebbe andato a segno. Così Matilde - ora è più grandicella - non so quante volte lo ha già letto e continua a rileggerlo. Nella neutra astensione dei genitori o di sue amichette. Insomma, senza influencer. Come sapevi che quello sarebbe stato il destino del "tuo" libro, come facevi a esserne certa? (Rispondimi su Facebook)


Il libro selvaggio

Ippolita Luzzo

Reputo quel libro un libro magico. Anche la libraia lo ebbe consigliato da uno stranissimo visitatore che non passò mai più dalla sua libreria. Andò quella volta per raccontarle delle storie, le consigliò quel libro e sparì. Da allora lei lo consiglia a chi sa che crederà alla magia dei libri. Io credo che i libri abbiano vita e decidano dove andare e Villoro con "Il libro selvaggio" sta benissimo con Matilde.

A colloquio con Paolo Guzzanti


Massimo e Marina

A Matilde, nostra figlia nonché tua nipote acquisita, hai donato dei classici come Il Maestro e Margherita e Alice nel paese delle meraviglie. s'intende che hai a cuore una concezione non puerile del libro per l'infanzia e che punti all'educazione sentimentale, al romanzo di formazione, insomma alla Bildung. 

sabato 28 aprile 2018

Hai detto sponsor?


Quando lo sponsor risponde

Sponsor è termine inglese che deriva dal latino: spondēre «assumere un impegno». E’ il «garante, mallevadore» e nel lat. crist. «padrino (di battesimo)»,. In senso figurato è sostenitore autorevole, protettore, patrocinatore.

Gli scatti di Jole


Girato nel 1994 a Bologna, nel quartiere Pilastro, dalla Filmaster clip, 
con la regia di Ambrogio Lo Giudice e la fotografia di Gianfilippo Corticelli.

mercoledì 18 aprile 2018

Ecco l'artwork di Jole Savino per la IV edizione



la t-shirt realizzata da Mprunta Bretica
su disegno di Jole Savino




ovviamente s'ispira a Saul Steinberg
(vedi sotto)