lunedì 30 aprile 2018

A colloquio con Paolo Guzzanti


Massimo e Marina

A Matilde, nostra figlia nonché tua nipote acquisita, hai donato dei classici come Il Maestro e Margherita e Alice nel paese delle meraviglie. s'intende che hai a cuore una concezione non puerile del libro per l'infanzia e che punti all'educazione sentimentale, al romanzo di formazione, insomma alla Bildung. 

Ci spieghi, direttore Guzzanti, l'attualità di tali scelte librarie? Anche a rischio di risultare fuori target, perché mai un bimbetta di 12 anni (oggi 13) dovrebbe leggere Bulgakov e Carroll e non Harry Potter?



Paolo Guzzanti

Alice e Bulgakov sono guide dell’assurdo e penso sia educativo avvertire i piccoli che non c’è alcun senso nella vita se non quello che possiamo costruire, se ci va. Il gatto di  Cheshire dal lungo ramo sorride con i soli denti e il diavolo corre sul tram di Mosca. Perché fingere che il tempo esista e che eccetera eccetera? I libri per ragazzi sono in realtà per i genitori e i loro rimorsi per essere inadeguati.




Massimo e Marina

Se non ti scoccia, ci forniresti un supplemento di spiegazione o di motivazione per quel Gian Burrasca che hai donato al padre, quell'ometto di 62 anni, per il suo compleanno.



Paolo Guzzanti

Giamburrasca è un manifesto della piccola anarchia esistenziale.
Contiene un’idea di frattura e di capriccio.
Siamo nel piccolo borghese ma io sono un piccolo borghese.  

(30 aprile, via web)