Girato nel 1994 a Bologna, nel quartiere Pilastro, dalla Filmaster clip,
con la regia di Ambrogio Lo Giudice e la fotografia di Gianfilippo Corticelli.
Riprese dall'alto che terrorizzano Jovanotti (e si fa sostituire da una controfigura),
col gruppo assiso su una trave di cemento portata a spasso da una gru.
Un punto di vista che sembra ispirarsi al caseggiato sito al numero 11 di Rue Simon-Crubellier (una via immaginaria situata nel XVII arrondissement), un quartiere popolare e difficile, un po' alla Berlino Est, un virgolone simile al cosentino serpentone di via Popilia, composto (secondo Georges Perec) da 10 stanze per piano poste su dieci piani a formare un "biquadrato" di 100 elementi
che lo stesso Perec così descrive:
«Immagino uno stabile parigino cui sia stata tolta la facciata (...) in modo che, dal pianterreno alle soffitte, tutte le stanze che si trovano sulla parte anteriore dell'edificio siano immediatamente e simultaneamente visibili».
Il sottotitolo del libro recita Romans, al plurale, cioè Romanzi:
non quindi un unico romanzo ma una serie di storie intrecciate tra loro.
Il punto di vista - sincronico e panopticale - di Perec ispira dunque Saul Steinberg
che ispira la nostra Jole Savino