conversazione con Giovanna Russo
Giovanna Russo, calabrese, giovanissima,
laurea in filosofia e scienze della comunicazione conseguita ad Arcavacata, da
tempo si occupa di editoria digitale, di ebook e di self-publishing.
Oggi è
Community Manager di Narcissus Italia.
MC - Sei reduce
dallo stopbookwar, azione di
contrasto nei confronti di una guerra stupida tra formati, supporti e media. Ha
senso chiederti quali sono le prospettive di mercato degli eBook in Italia?
GR - Perché no, si tratta di una questione più
che attuale. Difatti, seppur la lettura digitale sia da diversi anni una realtà
che guadagna man mano spazio tra le abitudini degli utenti, acquista un peso
sul mercato, ridefinisce la performance del lettore nonché il lavoro della casa
editrice, c’è chi ancora perde tempo e fiato a cercare di delineare le ragioni
di un suo presunto fallimento. Leggiamo che: “Il cartaceo resiste” (e perché
non dovrebbe!), “l’ebook stenta a decollare” (dipende rispetto a quali
parametri), “la lettura su tablet fa male al collo” (giuro che anche questa
l’ho letta sul serio); come se la posta in gioco fosse il contrasto fra i due
formati. Ecco, non solo la prospettiva esiste, ma soprattutto esiste al di là
da queste sciocchezze e credo ci siano ragioni per credere sia una prospettiva
positiva. In Italia si sta verificando pressappoco quello che è già successo in
America (e in parte si sta realizzando in altre parti d’Europa) dove il
fenomeno della lettura digitale è esploso qualche anno fa e oggi è una realtà
che corre parallela al mercato tradizionale, definisce i propri contenuti e le
abitudini dei lettori; per l’appunto, siamo giusto con qualche anno di ritardo.
E non mi pare sia una grossa novità rispetto ai ritmi italiani in generale.