oggi è sabato e per fortuna non andrai a scuola. Mi sai come un papà vecchietto e arrugginito - ti passo quasi 50 anni - ma sufficientemente libertario. Un aggettivo che fotografa uno stile educativo, democratico, improntato all'ascolto e al dialogo, forse pure una figura evanescente o - come direbbero oggi gli psicanalisti lacaniani - un "padre evaporato", con tutti i rischi connessi di accesso al simbolico e alla legge. Osserva però che uso in maniera piena il termine "libertario". Compendia la mia formazione e pure una tradizione familiare: socialista, radicale, non violenta, dissidente, pacificata, irenica. Solo per dirne una, considera che in anni lontani, insieme a Gino, Pietro, Libero, Giuseppina, Mimmo e altri amici, tutti più o meno anarchici, fondammo un asilo anti-autoritario. La sede era all'inizio di Santa Lucia, sempre aperto (non ricordo l'esistenza di chiavi) a disposizione degli scugnizzi del quartiere. Espressione di un pionieristico centro intitolato a Wilhelm Reich. Luogo silenziosamente passato poi alle prime femministe cosentine, che ne fecero un consultorio. Scusami, ti starai annoiando con tale surplus di racconto paterno, ma d'altra parte non credo ci saranno mai altre occasioni per tornare sull'argomento. Così contestualizzando (mai un diniego, mai un ceffone), volevo dirti che oggi non ti consentirò di uscire di casa. Salvo che, molto tardi, non si voglia andare a fare un giro tra i laici sepolcri museali, come lo scorso anno. E perché mai un divieto così perentorio? Provo a spiegarmi.
oggetto: Firmacopie
Ieri ho ricevuto posta dagli amici librai: Pino, della Mondadori - su Whatsapp - e Valentina della Ubik su Gmail. Persone care, come sai, per più motivi e non solo per l'informazione libraria. Appuntamento alle 11.00 alla libreria Mondadori e alle 17.30 alla Ubik.
Tutte e due le segnalazioni, stranamente (o almeno è la prima volta che lo noto), annunciano che le giovani autrici - rispettivamente 19 e 20 anni - incontreranno i fan e firmeranno le copie del proprio libro. In un caso si specifica che "avrà priorità di accesso chi acquisterà, o ha già acquistato, il libro presso la libreria". Priorità di accesso è una spia linguistica dei grandi numeri, delle prenotazioni, del rischio di coda e dello sparti-fila. Non avendo pratica di bestseller, suppongo sia uno scenario che in Italia si presenta poche volte, chessò, per Bruno Vespa e Roberto Saviano. E invece stiamo parlando del primo libro di una ventenne e del secondo libro di una diciannovenne. Forse non a caso tutti editi da Mondadori. Ho dato un'occhiata alla biografia della seconda autrice e ho trovato conferma a ciò che sospettavo: trattasi di youtuber e influencer - mestieri emergenti e dal successo facile - prodotti di un’attività "crossmediale" simile a quella di Greta Menchi e Chiara Ferragni, nomi che ho scoperto da pochissimo e giusto per farmi trovare preparato da te. Si tratta di numeri da capogiro. Considera che non ho perso tempo ad aggiornarli, dunque saranno sicuramente sottostimati: un canale personale su Youtube seguito da oltre 500.000 sciocchine da espatriare con urgenza nei luoghi controllati da Boko Haram, una pagina Facebook seguita da 130.000 emule con genitori distratti dalle cene eleganti e dalle olgettine (forzitalioti, leghisti o renziani), più di 340.000 followers su Twitter e oltre un milione di seguaci su Instagram (tra amanti del Gabibbo e degli stacchetti delle Veline). Ristampe e copie vendute del primo libro, oltre 100.000. Come vedi non le ho nemmeno nominate, ma per fartene un'idea dai un'occhiata qui appresso
14 minuti e 41 secondi di sofferenza pura. E ovviamente pure 297.764 visualizzazioni.
Per questo, per non indurti in tentazione, ce ne staremo a casa fino alle 21.00.
Poi potremo andare alla notte dei musei o - stessa cosa - in uno dei peggiori bar di Caracas.